Abstract
Il dermatologo Alberto Giannetti risponde alle seguenti domande:
1. Perché ha deciso di essere dermatologo?
2. Lei ha vissuto quasi mezzo secolo di dermatologia: che cosa è cambiato e che cosa è rimasto invariato?
3. Lei è stato uno dei fondatori della dermatologia pediatrica in Italia: ci può sintetizzare questa sua esperienza?
4. Un secolo fa c’era un’alta prevalenza di casi di sifilide congenita, poi siamo passati attraverso le epatiti e l’AIDS ora siamo alle malattie trasmesse sessualmente che continuano a infettare il neonato. Ma sono l’equivalente delle antiche “pesti” o la medicina ha gli strumenti per rendere sicura la gravidanza e la nascita?
5. Lei ha scritto che ogni età ha le sue malattie dermatologiche: dovesse riassumere in 15 righe gli insegnamenti da dare a un neonatologo, che cosa gli direbbe?
6. Qual è l’errore più frequente che fa il pediatra in campo dermatologico?
7. I medici di oggi sanno ancora valutare gli aspetti clinici e anamnestici? Non si rischia oggi di curare più l’esame di laboratorio che la persona?
8. Facendo il gioco della torre, qual è l’aspetto della dermatologia che butterebbe giù per primo e quale non butterebbe mai?
9. Negli ultimi decenni abbiamo assistito a grandi speranze per la medicina, l’immunologia, i trapianti, la genetica. Ma quali possono essere le prospettive future della dermatologia?
10. Qual è il consiglio che darebbe oggi a un giovane dermatologo?